La normativa italiana in tema di Whistleblowing

Il Whistleblowing si è trasformato, al giorno d’oggi, in uno strumento essenziale all’interno di qualunque organizzazione. 

Questo perché, in qualsiasi attività, è giusto (ed auspicabile) trovare un clima di serenità e integrità etica e morale. Ma non sempre purtroppo è così.

Introducendo una cultura del Whistleblowing, si promuove un sistema di comunicazione funzionale, chiaro e sicuro. Un’efficace politica di Whistleblowing, del resto, ha lo scopo di incoraggiare i dipendenti a perseguire gli obiettivi dell’azienda per cui lavorano in buona fede e segnalare qualunque tipo di infrazione. Tutto ciò è molto importante al fine di prevenire (oltre che sanare) qualsiasi tipo di illecito all’interno del luogo di lavoro. 

In sostanza, quindi, attraverso una politica di denuncia delle irregolarità si possono incoraggiare i dipendenti a farsi avanti e sollevare le proprie preoccupazioni. 

Ma per quanto questo strumento possa sembrare utile e privo di “controindicazioni” è normale che si insinui qualche timore che ne freni il pieno funzionamento.

Ecco perché è fondamentale garantire anche che non vi siano ritorsioni e che venga tutelata la privacy di chi decida di esporsi denunciando.

Normativa Whistleblowing

Che cos'è il Whistleblowing e chi è il Whistleblower?

Il Whistleblowing ha luogo quando qualcuno esprime la propria preoccupazione o il proprio dissenso contro qualsiasi comportamento illecito, atto illegale o pratica che si sta verificando e che potrebbe danneggiare l’attività o la reputazione dell’azienda.
Si definisce whistleblower, di conseguenza, la persona che decide di evidenziare questa situazione sul luogo di lavoro, che sia un dipendente o un terzo estraneo all’azienda/organizzazione.

L’illecito può assumere la forma di qualsiasi cattiva condotta, frode, rappresentazione ingannevole dei dati, tipo di discriminazione, eccetera. Le aziende cercano di motivare i propri dipendenti a denunciare casi di attività illegali o illeciti che possano mettere a rischio il prestigio dell’azienda e in difficoltà l’intera organizzazione. Ma il Whistleblowing, come abbiamo già sottolineato, a volte può diventare un problema anche per il whistleblower, per cui talvolta la maggior parte di loro evita di denunciare ed esporsi a rischi.

La vera sfida: l’attuazione della “Direttiva Whistleblowing”

In seguito alla Direttiva Europea Whistleblowing (2019/1937), tutte le aziende con più di 249 dipendenti, indipendentemente dalla loro forma giuridica, sono obbligate a istituire un canale di segnalazione interno attraverso il quale gli informatori possono segnalare determinate violazioni di legge. Dal 17 dicembre 2023 tale obbligo si applicherà, poi, anche a tutte le aziende con 50 o più dipendenti.

Ad oggi, la disciplina del Whistleblowing, allinterno dell’ordinamento giuridico italiano, si basa sulle seguenti fonti normative:

  • Direttiva 2019/1937/Ue, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dellUnione (il cui termine per il recepimento in Italia è scaduto il 17 dicembre 2021)
  • Legge 30 novembre 2017, n. 179, Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nellambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato (in G.U. 14 dicembre 2017, n. 291)
  • Art. 54 – bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, rubricato Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti”
  • Art. 6 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, relativo alla tutela del dipendente che segnala illeciti nel settore privato
Direttiva Whistleblowing

Quali sono le tutele per i whistleblower?

Le misure di protezione previste nei confronti dei whistleblower fungono da incentivo alle denunce di condotte illecite sul luogo di lavoro.

Ma in cosa consistono queste tutele? Vediamole:

  • Diritto alla riservatezza. Si riconosce un pieno diritto alla riservatezza dellidentità del soggetto segnalante e della sua segnalazione, la quale è sottratta al diritto allaccesso previsto dalla legge 241/1990.
  • Tutela del segnalante. Il segnalante è protetto da eventuali atti di ritorsione e rappresaglie del datore di lavoro. Non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito, o sottoposto ad unaltra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro. In questi casi, la legge prevede la presunzione di nullità dei provvedimenti, sulla base della semplice consequenzialità cronologica tra segnalazione e provvedimento pregiudizievole da parte del datore di lavoro. Inoltre, è prevista anche la cosiddettainversione dellonere della prova”, secondo la quale sarà necessario che il datore di lavoro provi, al di fuori di ogni ragionevole dubbio, che la misura organizzativa è motivata da ragioni estranee alla segnalazione del dipendente
  • Attività di vigilanza e potere sanzionatorio (dellANAC per il settore pubblico e dellIspettorato Nazionale del Lavoro per il settore privato). È previsto un certo livello di vigilanza circa eventuali condotte datoriali ritorsive o discriminatorie nei confronti dei segnalanti.

Per quanto riguarda l’Italia, sia la disciplina Europea (Direttiva 2019/1937/Ue) che quella nazionale (L. 179/2017) non prevedono misure-premio, tipiche dei sistemi anglosassoni. Tra queste possiamo annoverare, ad esempio, il riconoscimento di una percentuale delle somme che è stato permesso allamministrazione di recuperare a seguito di denunce di illeciti. 

All’interno del sistema Americano, ad esempio, il Dipartimento di Giustizia può riconoscere al whistleblower una più che considerevole ricompensa a favore di chi denunci una frode nei confronti del Governo Federale. In effetti, si parla di una percentuale che può arrivare fino al 25% di quanto recuperato dalle casse governative in seguito alla segnalazione.

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L’importanza di segnalare irregolarità sul posto di lavoro

Con l’introduzione di una politica di Whistleblowing, si incentiva la segnalazione di eventuali comportamenti illeciti o atti illegali sul posto di lavoro. Questa politica offre anche l’opportunità di migliorare l’appartenenza dei dipendenti e la solidarietà per l’organizzazione. I motivi della denuncia di irregolarità possono essere molteplici, ad esempio frode, attività illegale o rappresentazione ingannevole di fatti o documenti. La politica Whistleblowing previene sia il datore di lavoro che il dipendente da tanti fattori di rischio. Questo è il motivo per cui la politica di denuncia delle irregolarità è in vigore nella maggior parte delle organizzazioni.

Tipi di segnalazioni

Ci sono due differenti tipologie di segnalazioni Whistleblowing che si differenziano in base al soggetto che effettua la segnalazione. In effetti, può trattarsi di un individuo interno all’organizzazione in cui ha avuto luogo l’illecito, come no. 

Per questo abbiamo:

  • Segnalazioni interne
  • Segnalazioni esterne

Segnalazione interna:

Un dipendente solleva preoccupazione per eventuali azioni sbagliate all’interno dell’organizzazione per cui lavora. I motivi possono essere molteplici: casi di indisciplina, disobbedienza, condotta scorretta e così via.

Segnalazione esterna:

Quando la segnalazione viene sollevata da un soggetto al di fuori dell’organizzazione, si parla di segnalazione esterna.

Allo stesso modo possiamo distinguere l’intero processo di Whistleblowing in “interno” o “esterno” in base al suo svolgimento (all’interno dell’organizzazione o all’esterno di essa).

Whistleblowing interno:

Utilizzando specifici canali comunicativi interni, i lavoratori (o terze parti) di un’organizzazione (pubblica o privata) segnalano le condotte illecite o fraudolente di cui sono venuti a conoscenza.

Whistleblowing esterno:

Quando la segnalazione di un illecito viene fatta allautorità giudiziaria, ai media o alle associazioni ed enti competenti si parla di Whistleblowing esterno

Spesso ci si avvale del Whistleblowing esterno per assenza di fiducia nei confronti della propria azienda. Oppure perché non è possibile disporre di un sistema di Whistleblowing interno.

Piattaforma Whistleblowing

I vantaggi del Whistleblowing

Sfruttare uno strumento come quello del Whistleblowing porta a vari vantaggi: 

Aumenta la sicurezza: implementando il processo e la procedura di denuncia delle irregolarità in un’organizzazione in cui potenziali trasgressori temono di essere scoperti e puniti e prevenendo così qualsiasi comportamento sbagliato in un’organizzazione

Cura l’immagine: l’impegno aziendale di seguire l’etica e il codice di condotta accresce l’immagine e la reputazione dell’organizzazione

Favorisce un più ampio sviluppo: una politica di Whistleblowing assicura il rispetto di standard morali, garantendo uno sviluppo aziendale di successo

Gli ostacoli al Whistleblowing

Ad oggi esistono ancora vari ostacoli che impediscono un pieno sviluppo di una politica Whistleblowing e del suo impiego come strumento.

Molte organizzazioni, magari, hanno una politica di denuncia delle irregolarità, tuttavia non è implementata bene all’interno dell’organizzazione.

Inoltre, vi può essere un certo timore reverenziale da parte dei dipendenti nei confronti di superiori e dell’alta dirigenza. Questo tipo di ostacolo si verifica quando l’ambiente dell’organizzazione non motiva i dipendenti a sollevare le loro preoccupazioni senza paura o, addirittura, instaura un clima in cui diventa proibitivo avvalersi dello strumento Whistleblowing. 

In questi casi, il mancato sfruttamento dello strumento è causato del fatto che i dipendenti hanno paura ed esitano a segnalare qualsiasi attività irregolare dal momento che alcuni loro superiori potrebbero vendicarsi.

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I canali degli informatori, una componente fondamentale

Alla luce dell’obbligo derivante dalla Direttiva UE e da una legge nazionale di attuazione, i canali degli informatori sono componenti importantissimi dei sistemi di gestione della conformità. Aiutano, siano all’interno del settore privato che di quello pubblico, a garantire il rispetto dei requisiti legali e l’adozione di misure per prevenire violazioni di legge.

Il canale di rendicontazione interna determina un cambiamento culturale, con l’obiettivo di avviare un processo di auto-miglioramento continuo e quindi di rendere l’organizzazione all’interno della quale è stato recepito pronta per il futuro.

Di fatti, l’individuazione tempestiva di violazioni di legge può portare a una riduzione dei rischi di responsabilità e, quindi, evitare danni.

La nostra soluzione? Un canale per le segnalazioni, sfruttabile da chiunque intenda effettuarne una con lo scopo di preservare l’integrità etica e morale dell’ambiente di lavoro.

Noi di Wozon ti offriamo il nostro prodotto: un canale di reporting interno che nasce per soddisfare tutte le esigenze inerenti alla tematica del Whistleblowing.

Con l’introduzione di questa nostra soluzione standardizzata e digitalizzata, siamo in grado di fornirvi una consulenza professionale in ogni fase del processo.

Ciò include, in particolare, chiarimenti riguardo:

  • l’istituzione del canale di segnalazione interno
  • il coordinamento delle questioni legali
  • il funzionamento del canale whistleblower ai sensi della Direttiva UE
  • la documentazione di tutte le segnalazioni ricevute
  • l’avvio di misure di follow-up

Non solo la tua azienda, ma anche i tuoi dipendenti beneficeranno della rassicurazione che le segnalazioni vengono gestite in modo professionale e confidenziale. Creiamo un ambiente affidabile e sicuro e forniamo agli informatori la massima protezione possibile.

Domande Frequenti (FAQ)

La Direttiva Whistleblowing, da un lato, contiene norme sulla tutela degli informatori e, dall’altro, disciplina le condizioni generali alle quali le informazioni possono essere fornite agli organismi di segnalazione interni o esterni. Regola inoltre le condizioni alle quali tali segnalazioni possono essere divulgate. In particolare, la direttiva richiede alle aziende e ai dipartimenti di implementare un canale di segnalazione interno e di seguire un processo specifico nella ricezione e nell’elaborazione delle segnalazioni.

La Direttiva Europea sul Whistleblowing (2019/1937) ad oggi non è ancora in vigore in Italia.

Di fatti il nostro Paese, nel 2022, è ancora inadempiente nel recepimento della Direttiva a tutela del whistlebolwing. Lo stesso Giuseppe Busia, Presidente dellAutorità Anticorruzione, ha lanciato a inizio anno lauspicio che lItalia possa in tempi rapidi mettersi in regola con la Direttiva UE.

Un canale informatore è una piattaforma attraverso la quale gli informatori possono segnalare casi di violazioni di legge. Il “canale di segnalazione interna” di cui parla la Direttiva UE descrive uno strumento di segnalazione il cui scopo è quello di offrire ai whistleblower un ambiente di fiducia in cui possano segnalare illeciti senza essere esposti a repressione. D’altra parte, un canale whistleblower offre alle aziende l’opportunità di correggere i comportamenti scorretti e quindi auto-migliorarsi.

Indipendentemente dalla questione di una legge di attuazione in Italia, le aziende dovrebbero esaminare in modo mirato la questione relativa ai canali di segnalazione interni e iniziare a pianificare o introdurre sin da ora sistemi adeguati. Ciò serve a tutelare l’azienda da danni che potrebbero altrimenti derivare da segnalazioni esterne alle autorità o dalla minaccia di pubblicazioni di notizie riguardanti comportamenti scorretti interni. Inoltre, un canale di segnalazione delle irregolarità è anche un elemento costitutivo elementare per una “buona governance aziendale”.

Esistono specifici ambiti in cui è possibile inviare segnalazioni.

Le principali aree di segnalazione sono: quella degli appalti pubblici, i servizi finanziari, il riciclaggio di denaro, la sicurezza dei prodotti e dei trasporti, la salute pubblica, la protezione ambientale e la protezione dei consumatori e dei dati.

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Chiunque abbia competenza in materia di diritto conosce il potenziale che una politica di Whistleblowing, ben integrata ed applicata all’interno di qualsivoglia contesto aziendale, possa sviluppare.

Il whistleblowing sta assumendo un ruolo di maggiore spicco all’interno dei contesti aziendali sempre più evoluti. Sopratutto alla luce dell’aggiornamento della Direttiva Europea Whistleblowing.

WOZON, piattaforma di sicurezza dell’informazione italiana, presenta una nuova funzionalità che permette di ricevere e gestire le segnalazioni Whistleblowing.

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